RIO DE JANEIRO (Brasile) - La polizia brasiliana non aprirà nessuna inchiesta sul caso "a luci rosse" che ha coinvolto il campione di calcio Ronaldo e tre travestiti. L'attaccante del Milan sarebbe rimasto vittima di un tentativo di estorsione da parte di Andrè Luis Ribeiro Albertino, in arte Andreia Albertine, che aveva abbordato all'uscita da un locale dell'elegante quartiere di Barra da Tijuca, a Rio de Janeiro, al termine di una serata iniziata assistendo alla partita tra Flamengo e Botafogo. Calcio - Uno dei viados ingaggiati da Ronaldo a Rio
Arrivato in un motel, l'ex Fenomeno ha contattato per telefono altre due «colleghe» di Andreia perché si unissero a loro, ma una volta in camera si è reso conto che le tre erano in realtà transessuali. A quel punto Ronaldo si è offerto di liquidarli con una somma pari a 400 euro a testa senza chiedere alcuna prestazione, ma Andreia ha preteso 20mila euro per tacere su quanto accaduto e, al rifiuto del calciatore, ha chiamato la polizia denunciando di esser stato minacciato.
Non solo, il trans ha riferito che Ronaldo si sarebbe appartato con uno dei suoi due colleghi - tale Carla Camilla - e che avrebbe fatto uso della cocaina portata per il festino.
Nell'interrogatorio durato mezz'ora l'attaccante milanista ha ammesso di aver abbordato le «prostitute» perché sta attraversando un periodo difficile sul piano psicologico in seguito all'intervento al ginocchio subito a febbraio. E pensare che poche ore prime lo stesso attaccante aveva detto di contare di poter tornare a giocare fra 6-7 mesi. In un comunicato Ronaldo ha denunciato di esser stato vittima di un tentativo di estorsione da parte di Andreia, che ha anche messo un video su YouTube che lo ritrae con la maglia del Flamengo mentre entra in albergo con lui, e si è detto pronto a compiere ogni passo necessario per tutelare la sua immagine.
Il fatto che il travestito si sia allontanato dal commissariato senza completare la denuncia e che Ronaldo non sia stato trovato sotto l'effetto di stupefacenti rende poco credibile la sua versione.

• Nessun commento ufficiale della società del Milan sulla vicenda a luci rosse che ha visto protagonista Ronaldo in Brasile. «Questa vicenda può stroncarmi la carriera», è stata l'unica frase carpita in commissariato a Ronaldo.
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