Rigettata l'istanza di Anna Ciriani di rinviare il voto a Pordenone

Per la Regione il caso "non rientra nelle cause di forza maggiore previste dalla legge regionale". Esclusa per un vizio di forma sulle firme, era stata riammessa dal Tar, ma voleva recuperare i giorni di campagna elettorale perduti

Rigettata l'istanza di Anna Ciriani di rinviare il voto a Pordenone
La Regione ha risposto negativamente alla richiesta di Anna Ciriani e di AmiAmo Pordenone, che vogliono il rinvio delle elezioni amministrative nel capoluogo del Friuli occidentale.

Il decreto di rigetto è stato firmato dall'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che ne ha dato notizia con un post sul proprio profilo facebook. 

La notizia è stata poi confermata, con un comunicato dalla Regione.  "La fattispecie del caso - si legge nella nota - non rientra nelle cause di forza maggiore previste dalla legge regionale". 

La richiesta di rinvio era arrivata l'altro ieri, dopo che l'insegnante pordenonese e la sua lista erano state riammesse, per decisione del TAR, alla competizione elettorale.

L'istanza era stata presentata agli uffici della Regione, informando la Prefettura. Il rinvio era stato richiesto perché candidata e lista potessero recuperare una ventina di giorni in cui non avevano svolto la campagna elettorale. 

La Lista AmiAmo Pordenone, lo ricordiamo, era stata prima esclusa dalla commissione elettorale circondariale per un vizio di forma nella presentazione delle firme. E questa prima decisione confermata sia dal TAR che dal consiglio di Stato.

Un nuovo ricorso, legato ai tempi di presentazione di nuova documentazione, era stato invece accolto, martedì scorso, e Anna Ciriani e la sua lista sono tornati in corsa.

"L'ultima sentenza del Tar" motiva ancora il comunicato della Regione "è intervenuta in tempo utile da consentire la regolare affissione del manifesto delle candidature entro il 25 settembre e con la presenza dei candidati della lista civica."

Il capolista e legale rappresentante di Amiamo Pordenone, Francesco Furlan, si riserva per il momento ogni ulteriore passo. Ma stigmatizza con forza la scelta di Roberti di diffondere questa decisione prima di tutto tramite social network: è la prima volta nella storia - dice - che una scelta di questa delicatezza viene notificata con un post su facebook.